“Oggi in aula ho ribadito che il lavoro deve essere l’ossessione di questo Consiglio. Già in passato Guess, di fronte a segnali di crisi, scelse di delocalizzare parte della produzione, a scapito della qualità del prodotto, tanto che quella scelta non solo non pagò, ma provocò un ulteriore calo delle vendite che si attestò, nel 2015, su una perdita del 15% del fatturato”. Così la vice capogruppo del Pd in Consiglio regionale Monia Monni che stamani è intervenuta in aula per presentare la mozione sulla Guess che ha avuto il via libera da tutte le forze politiche del Consiglio regionale. “Sono convinta – spiega Monni– che le imprese, come qualsiasi altro soggetto organizzato, non abbiano un’esistenza a se stante, ma si muovono in un tessuto sociale al quale sono legate da un sistema di responsabilità reciproche. È grazie al territorio ed alle sue istituzioni oltre che, ovviamente , a tutte le donne e agli uomini ed al loro saper fare che Guess è cresciuta e si è affermata come brand internazionale, passando dalla produzione di un prodotto economico ad uno di fascia più alta. Ma quel dialogo con territorio, istituzioni , lavoratrici e lavoratori che accresce motivazioni e quindi produttività, che migliora autorevolezza e reputazione dell’impresa e genera valore aggiunto, nel caso di Guess è venuto a mancare. Modalità discutibili di relazione con i dipendenti, con il tentativo di procedere a negoziazioni personali lesive della dignità del lavoratore, scarsa disponibilità a garantire un’interlocuzione sufficientemente autorevole sia al tavolo di crisi della Città Metropolitana che al MISE ci lasciano sconcertati. Ma non ci fermeremo- conclude Monni– e dopo l’approvazione unanime della mia mozione il presidente Rossi sarà ancora più legittimato a sostenere con forza e determinazione la vertenza delle lavoratrici e dei lavoratori Guess”.