‘Home restaurant’, Bugliani (Pd) chiede la regolamentazione dell’attività. Via libera del Consiglio


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giacomo_buglianiVia libera del Consiglio alla richiesta di regolamentare con una normativa nazionale ad hoc l’attività di ‘home restaurant.’ La mozione è stata presentata stamani in aula dal consigliere e presidente della commissione affari istituzionali Giacomo Bugliani che ha sottolineato “la necessità  che la Giunta si attivi nei confronti del Governo e del Parlamento affinché si arrivi velocemente  a regolare in modo omogeneo questa nuova tipologia di attività, in modo da evitare squilibri sul piano della concorrenza, valorizzare la gastronomia territoriale e creare nuovi posti di lavoro”. Nell’atto sottoscritto anche dai consiglieri Pd Massimo Baldi e Fiammetta Capirossi si spiega come negli ultimi anni l’attività di ‘home restaurant’ stia avendo una sempre più larga diffusione in Italia e in Toscana. Si tratta di punti di ristoro  a domicilio dove vengono serviti pranzi e cene per ospiti paganti. La gestione dell’offerta avviene tramite web e piattaforme digitali “. Si tratta di un fenomeno – ha spiegato il consigliere Bugliani– che non può essere considerato come esclusivamente amatoriale fra appassionati di cucina, ma è sempre più una pratica che in alcuni casi assume declinazioni imprenditoriali. Basti pensare che gli eventi dell settore nel 2014 sarebbero stati circa 37mila con 300mila partecipanti e 7mila cuochi social attivi in Italia per un importo di quasi 2milioni di euro  e una spesa media a pranzo di circa 24 euro a testa. “Il Ministero dello Sviluppo economico – ha fatto presente Bugliani in aula- aveva chiarito che l’attività home restaurant è classificata come attività di somministrazione di alimenti e bevande e che quindi sono in vigore le disposizioni che disciplinano questa attività. In sostanza sono richiesti i requisiti di onorabilità nonché professionali e l’obbligo di presentazione della segnalazione di inizio attività (S.C.I.A) Esiste però il rischio che tali attività possano non essere soggette agli adempimenti necessari a svolgere questi servizi. Per questo è importante un impegno a fare leva sul governo per un attivazione veloce in questo senso”

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