Nuove regole per l’affidamento degli impianti sportivi in Toscana. Regole che riconoscano priorità alle società sportive più prestigiose e radicate sul territorio, società che garantiscano anche sotto il profilo del rispetto delle norme sulla sicurezza e sul lavoro e che, nello stesso tempo, siano in grado di abbattere i costi d’accesso all’attività sportiva.
Sono questi, in sintesi, gli obiettivi di una proposta di legge regionale presentata oggi a Firenze dal gruppo Pd in Regione, una proposta che va a modificare l’attuale legge del 2005.
«La Toscana – ha spiegato Eugenio Giani, primo firmatario della proposta – vanta oltre 9000 associazioni sportive e più di 8000 spazi adibiti alla pratica sportiva, mentre più di 700.000 persone praticano attività sportive in maniera assidua ed oltre 1.400.000 in maniera saltuaria. Questo significa che siamo di fronte a un fenomeno sociale e culturale in crescita, che chiede risposte avanzate anche in termini di adeguata gestione degli impianti sportivi. Con questa proposta, intendiamo valorizzare e specificare meglio il ruolo delle società sportive toscane, inserendo nella griglia dei criteri per l’affidamento in gestione degli impianti la storicità della presenza sul territorio, il radicamento nel bacino di utenza dell’impianto, il rispetto degli obblighi retributivi, previdenziali ed assicurativi verso dipendenti e collaboratori, i risultati agonistici ottenuti sia nell’ambito delle federazioni sportive nazionali sia degli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI».
«Inoltre – ha aggiunto il capogruppo Vittorio Bugli – vorremmo favorire il carattere interdisciplinare delle attività sportive praticate nell’impianto, in relazione alle caratteristiche dello stesso, nonché la gestione integrata da parte di più soggetti affidatari, per una più efficiente gestione che consenta di ottimizzare l’utilizzo degli spazi e garantire l’accesso alle più diverse categorie di praticanti. Un altro criterio che intendiamo introdurre, è quello delle tariffe e dei prezzi di accesso a carico degli utenti, puntando a un loro abbattimento. La proposta, inoltre, contiene tutta una serie di nuove misure e di indirizzi per gli enti pubblici territoriali che dovranno stipulare le nuove convenzioni con le società sportive affidatarie degli impianti. Si tratta – ha concluso Bugli – di una piccola rivoluzione, a costo zero, che intende valorizzare il ruolo delle società sportive, favorire il più ampio utilizzo degli impianti e a costi possibilmente più contenuti, ottimizzare le risorse esistenti».
«Si tratta di una proposta importante, perché interviene su un tema molto sentito e su una pratica molto diffusa tra i toscani in particolare i giovani: è quindi utile regolamentare maggiormente l’utilizzo degli impianti al fine di garantirne una migliore e più ampia utilizzazione da parte degli utenti e delle società affidatarie. Da tempo Giani lavora su questa proposta – ha commentato il segretario del Pd toscano Andrea Manciulli, anche lui firmatario della pdl –. A partire da qui ora si tratta di aprire il percorso di confronto con gli enti locali e una fase di consultazione con tutti i soggetti interessati, con l’obiettivo di condividere e arricchire il progetto».