Infrastrutture, Due Mari, Una mozione Pd in tre Consigli regionali


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Toscana, Umbria e Marche discuteranno presto un testo concertato dai tre presidente di commissione Ceccarelli (Toscana), Chiacchieroni (Umbria) e Giancarli (Marche)

FIRENZE 10.05.2011 (c.b.) Per stringere sul completamento della Due Mari scendono in campo tre Consigli regionali. Grazie a un’iniziativa del presidente della commissione ambiente e territorio della Toscana, Vincenzo Ceccarelli (Pd), che ha stretto un accordo con i suoi omologhi di Umbria e Marche – rispettivamente: Gianfranco Chiacchieroni e Enzo Giancarli – presto nelle tre Assemblee regionali si discuterà un ordine del giorno con gli stessi contenuti, che punta a dare una smossa a una situazione di ritardi e inadempienze che si trascina da diversi anni. In particolare, si legge nel testo della mozione presentata in Toscana, per il completamento della Due Mari bisogna sviluppare “ogni opportuna azione per ottenere il rispetto degli impegni presi dal presidente del Consiglio, al momento della firma dell’Accordo di Programma Quadro Stato-Regione del 22 Gennaio 2010”. Inoltre, bisogna “verificare la disponibilità dei presidenti delle altre due Regioni attraversate dal tracciato della Sgc E78 (Marche e Umbria) a porre in essere una forte iniziativa comune protesa ad ottenere la definizione di un percorso possibile – condiviso con Governo e Anas – per giungere entro tempi ragionevoli al completamento di un’opera che lo stesso Governo ha ritenuto di valore nazionale e internazionale, chiedendo all’U.E. l’inserimento nella rete TEN”. Nel Consiglio regionale toscano la mozione, oltre che da Ceccarelli è stata firmata dai consiglieri del Pd Enzo Brogi (Arezzo), Lucia Matergi (Grosseto), Rosanna Pugnalini e Marco Spinelli (Siena). Nel Consiglio dell’Umbria dai consiglieri Luca Barberini e Andrea Smacchi. Nella mozione si ricordano le ultime tappe della tormentata vicenda “Due Mari” e si mettono in evidenza la “carente attività di ANAS” che non avendo ancora recepiti e validati i progetti da inviare al Cipe – ritardi che si prolungano da quasi due anni – “mette a serio rischio il mancato rispetto delle scadenze indicate dall’accordo quadro Stato-Regione”. Nello stesso tempo si fa presente che “l’eventuale scelta di ricorrere alla finanza di progetto, una volta individuata la fattibilità e il rapporto ottimale fra contributi pubblici e contributi privati, non impedisce al governo di anticipare quote di partecipazione economica per realizzare i lotti ancora non finanziati nel tratto Grosseto-Siena e nodo di Arezzo-Palazzo del Pero”. «Sono ritardi incomprensibili e inammissibili – commenta Ceccarelli – Speriamo che con il pronunciamento dei tre Consigli regionali e una nuova iniziativa dei presidenti delle tre Regioni si possano finalmente smuovere le acque e spingere l’Anas a rispettare gli impegni presi per un’opera da troppo tempo attesa. E’ fondamentale a questo punto – conclude Ceccarelli – che le tre Regioni assumano un ruolo di coordinamento e sostegno delle iniziative in atto da parte degli enti locali, in particolare delle Province interessate e delle Camere di Commercio, che stanno sviluppando un’intensa attività di stimolo nei confronti del governo per sbloccare questa importante infrastruttura».

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