Migranti, Pieroni (PD): “Torniamo al modello toscano, per un’accoglienza realmente efficace serve più condivisione con i Comuni”


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Il commento del consigliere regionale, che individua quello toscano come l’unico modello in grado di garantire una gestione adeguata

“La protesta dei migranti ospitati a Ponsacco, come quella di poco tempo fa a Cascina, hanno riportato in primo piano anche a Pisa il tema della gestione dell’accoglienza che è ormai da mesi al centro della discussione politica – spiega Andrea Pieroni, consigliere regionale PD –. Credo sia necessario fare una riflessione, fermarsi un attimo e individuare la strada migliore, quella che porta all’integrazione e alla convivenza civile tra richiedenti asilo e cittadini”.

“La procedura che si utilizza oggi – prosegue Pieroni – non è sempre in grado di raggiungere questi obiettivi: le amministrazioni comunali si trovano a gestire arrivi con scarso preavviso, tra la popolazione crescono pregiudizio e paura e i soggetti privati che gestiscono le strutture operano come si trattasse di un’impresa. Non è così che dobbiamo fare accoglienza. L’idea di ospitalità intesa come dare asilo a chi scappa da guerre e violenze si traduce seguendo iter burocratici ben precisi sì, ma condivisi con i territori ed inseriti un in percorso più ampio di integrazione. Anche perché, come è scritto anche nel “Libro bianco” presentato questa mattina da Regione e Anci Toscana, quella dei migranti non è solo un’emergenza temporanea, ma una realtà strutturale con la quale dovremo confrontarci nei prossimi decenni. Per questo è indispensabile ripensare l’organizzazione del sistema rimettendo al centro la scelta della Toscana, il modello di accoglienza diffusa che già era stato preso d’esempio e che è l’unico che può garantire una gestione efficace e proficua del fenomeno coinvolgendo, sin dall’inizio, sindaci ed enti locali per preparare il terreno ad una vera ed efficace accoglienza”.

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