Monsummano, Barriere Antirumore, Il caso arriva in Regione


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Come preannunciato all’indomani dell’assemblea indetta dal Comune di Monsummano i consiglieri regionali del Pd Caterina Bini e Gianfranco Venturi hanno presentato un’interrogazione sulla realizzazione delle barriere fonoassorbenti sull’A11. Del caso, quindi, viene investita la giunta regionale, che dovrà rispondere a precise richieste di Bini e Venturi. In particolare: “quali azioni, nell’ambito dei rapporti istituzionali con il Governo Nazionale e con ANAS, la Giunta intenda adottare al fine di sollecitare l’adempimento della convenzione stipulata dal Comune di Monsummano rispetto alla realizzazione delle barriere fonoassorbenti; quali azioni la Giunta intende adottare per assicurare il rispetto degli impegni contenuti nell’Atto aggiuntivo per quanto riguarda il progetto preliminare del casello del Vasone (che doveva essere presentato a fine 2009) e l’accordo relativo all’adeguamento del casello di Montecatini, risalente addirittura al 2000”. Nel testo dell’interrogazione i due consiglieri ripercorrono il complesso iter della vicenda e, tra le altre cose, affermano come “sia totalmente inconsistente e quindi inaccettabile la giustificazione portata da Autostrade per l’Italia rispetto al mancato ottemperamento degli impegni assunti formalmente con il Comune di Monsummano”. Come si ricorderà, nel corso dell’assemblea pubblica a Monsummano lo scorso 27 maggio, gli incaricati di Autostrade per l’Italia addussero, come causa della mancata realizzazione delle barriere fonoassorbenti, la volontà di ANAS, che bloccherebbe l’adempimento della convenzione in quanto sarebbe prossima la realizzazione della terza corsia nel tratto interessato dell’A11. Bini e Venturi controbattono – citando tutti gli atti ufficiali finora siglati – che “appare chiaro come sia purtroppo ancora futuribile, mancando non solo le risorse ma anche ogni tipo di studio o progettazione, la realizzazione della terza corsia nel tratto Pistoia – Montecatini fino al nuovo casello del Vasone” e ricordano, infine, “che Autostrade per L’Italia è un soggetto privato concessionario e che ANAS è l’ente pubblico chiamato a svolgere attività di vigilanza e controllo sul concessionario, per conto del Ministero delle Infrastrutture”.

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