Regione, Musica, Brogi (Pd): “C’è anche quella popolare e contemporanea. Ecco la nuova proposta di legge regionale”


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enzo brogi 1 smallUna “piccola” legge per un grande obiettivo. Un solo articolo per specificare e sostanziare non solo un principio, ma soprattutto azioni, cose concrete per provare a riaffermare, anche in questo campo, un’identità e una passione toscane. Parliamo di musica, quella popolare e contemporanea, che torna alla ribalta del palcoscenico atipico dell’Assemblea legislativa. A riportarcela, ancora una volta è il consigliere regionale Pd Enzo Brogi, che ha presentato una proposta di legge per modificare il “Testo unico delle disposizioni in materia di beni, istituti e attività culturali” della Regione Toscana.

“Promozione, valorizzazione e diffusione della musica popolare contemporanea toscana” – questo il titolo dell’articolo che punta ad integrare il Testo unico – prevede azioni specifiche a sostegno di quanti, soprattutto i giovani, fanno della musica il loro orizzonte di vita quotidiano, dapprima come materia di studio e formazione, poi come mezzo di comunicazione, fino a farne il proprio mestiere. Tutto questo, oggi, senza il “bollino blu” della cosiddetta musica colta, l’unica a mantenere nel nostro paese uno status “privilegiato”, che le consente cioè di avere riconoscimento e sostegno.

Ecco quindi  alcune misure concrete, previste dalla proposta di Brogi: interventi educativi per studenti e docenti nelle scuole, luogo fondamentale per lo sviluppo della cultura musicale; la creazione di un marchio regionale che identifichi la musica toscana e l’idea di un Erasmus della musica, con la creazione di una rete di scambi e collaborazioni internazionali tra musicisti, operatori e festival.  Ma anche incentivi alla produzione, creazione di un archivio elettronico sulla Rete, realizzazione di spazi e luoghi per la creazione e la fruizione.

«Quella di sostenere la produzione musicale contemporanea è un’idea che sto portando avanti da tempo, e la proposta di legge si pone in continuità con l’azione della scorsa legislatura, che ha reso possibili progetti e interventi specifici per la musica contemporanea all’interno dei piani d’azione culturali della Regione – spiega Enzo Brogi – Adesso l’obiettivo è di riaffermare più nettamente l’identità della musica toscana, di considerarla non più come un semplice pezzo del nobile treno della cultura, bensì di riservarle un vagone tutto per sé. In Italia, a differenza che in altri paesi, si è sempre fatta un’inutile distinzione tra musica colta, che è sempre stata sostenuta, e la produzione musicale ritenuta commerciale, come il jazz, il pop, il rock, che invece non ha ricevuto sostegni. In Toscana vogliamo affermare che questa distinzione non esiste, esiste la buona musica, che oltre a essere un grande mezzo di espressione artistica e comunicazione, è anche un settore produttivo dalle grandi potenzialità in campo culturale, economico e turistico. Quindi la buona musica va aiutata, e a maggior ragione quella dei giovani che vogliono far musica in Toscana”.

Il testo della proposta di legge

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