Il governatore aveva sostenuto su “Quotidiano Sanità” che “almeno in parte sarà possibile sostituire” gli infermieri che andranno in pensione con giovani Operatori Socio Sanitari
«La dignità del lavoro, dei lavoratori e la salute dei cittadini non si toccano. È sbagliato anche solo ipotizzare che le criticità del sistema sanitario si possano risolvere mettendo Operatori Socio Sanitari (Oss) al posto degli infermieri. La formazione, necessaria a svolgere le tante professioni di cui si arricchisce il sistema sanitario, ha peso specifico e ricadute dirette sui lavoratori e sui pazienti. Il rispetto del lavoro e della qualità del servizio sanitario, che dobbiamo assicurare a tutti, passa dal riconoscimento della dignità di ogni attore del nostro sistema. In una squadra ognuno ricopre il suo ruolo e solo così si portano a casa i risultati. Per cui: medici facciano i medici, gli infermieri facciano gli infermieri e gli Oss facciano gli Oss. Le tante professioni sanitarie e i pazienti non sono pezzi intercambiabili di un puzzle monocromatico».
Così Stefano Scaramelli, (Pd) presidente della commissione sanità e politiche sociali in Consiglio regionale, commenta le dichiarazioni del Presidente Enrico Rossi riportate dal “Quotidiano Sanità” qualche giorno fa.
“Almeno in parte sarà possibile sostituire – aveva scritto Rossi – il gran numero di infermieri, che potranno andare in pensione, con un certo numero di giovani Operatori Socio Sanitari preparati”.