La consigliera regionale Pd e presidente della commissione istruzione, formazione, beni e attività culturali, Cristina Giachi, con una mozione sollecita la Giunta ad avviare un percorso per istituire una forma di accreditamento regionale per le scuole di musica presenti nel territorio toscano
«Le scuole di musica nella nostra regione sono un patrimonio diffuso che conta 500 strutture e 65mila allievi iscritti, con una media di circa 130 alunni per scuola. Si tratta di un tessuto formativo prezioso anche per la possibilità degli sbocchi lavorativi che oggi sente la necessità di essere rafforzato e organizzato in maniera sempre più sinergica. Con una mozione chiedo alla Giunta toscana di avviare un percorso che possa portare le scuole di musica ad ottenere una forma di accreditamento a livello regionale sulla base di specifici requisiti e criteri essenziali. L’obiettivo è valorizzare ulteriormente la qualità dei contenuti didattici e la valenza sociale ed educativa della proposta formativa. L’acquisizione di competenze nell’ambito delle scuole di musica è garantita dall’elevata attenzione verso la qualità del percorso di studi e dal livello di professionalità del corpo docente. Basti pensare che in Toscana – così come risulta dai dati dell’Associazione Italiana delle Scuole di Musica (AIdSM) – i 6.800 insegnanti presenti nelle strutture sono, nella quasi totalità dei casi, in possesso di titolo di studio conseguito presso il conservatorio. Le scuole di musica progettano ed erogano corsi di educazione musicale compresi quelli realizzati all’interno delle scuole e dei conservatori: ormai da anni svolgono una funzione di rilievo sia per la crescita del sistema culturale regionale sia in un’ottica di welfare culturale. Un tessuto di grande valore che la Regione Toscana ha sempre sostenuto e su cui oggi possiamo compiere un passo avanti davvero importante». È quanto chiede alla Giunta regionale Cristina Giachi, presidente commissione istruzione, formazione, beni e attività culturali attraverso la mozione “In merito alle prospettive delle scuole di musica”.