Settore ferrotranviario: sì alla mozione Pd dal Consiglio regionale


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Valorizzare l’industria nazionale del settore ferrotranviario come contributo alla ripresa economica e produttiva del paese. Questo l’obiettivo della mozione – a firma dei consiglieri regionali del Pd Vittorio Bugli, Caterina Bini e Gianfranco Venturi – approvata a maggioranza ieri dall’aula, che impegna la Giunta a sollecitare il Governo e Finmeccanica, per quanto di rispettiva competenza, ad assumere scelte coerenti con l’obiettivo della valorizzazione. Da qui la richiesta di riconoscere il ruolo dello stabilimento AnsaldoBreda di Pistoia, non solo nell’ambito della commessa per l’alta velocità ma anche, più in generale, all’interno delle strategie del gruppo industriale, verificando con i vertici aziendali di lo stato di attuazione degli impegni contrattuali connessi alla commessa per l`Alta velocità e alla dislocazione delle relative attività. La mozione chiede inoltre di intensificare il potenziamento del trasporto regionale su rotaia e di continuare con l’ammodernamento e la sostituzione dei convogli e delle carrozze, per dare agli utenti un servizio migliore. L’atto impegna la Giunta anche a portare avanti coerentemente la costituzione del Distretto tecnologico ferrotranviario, coinvolgendo attivamente tutti i soggetti. Soddisfazione è stata espressa da parte dei tre consiglieri del Pd, che parlano “di un momento decisivo per il settore, un’occasione da non sprecare dopo un impegno così stringente da parte della Regione e delle istituzioni locali”. «In Toscana – spiega Vittorio Bugli – c’è un’eccellenza da valorizzare, da AnsaldoBreda all’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria di Firenze, da importanti società e laboratori di ricerca alla facoltà di Ingegneria dei Trasporti all’Istituto tecnico presenti a Pistoia. Tutto ciò – ricorda Bugli – ha portato alla scelta, da parte della Regione, di istituire il “distretto delle delle tecnologie ferroviarie, per l’alta velocità e la sicurezza delle reti”, un impegno importantissimo che va sostenuto da tutti. Questo deve accompagnarsi – conclude Bugli – con una chiarezza circa il ruolo di tutti i soggetti e con una condivisione del governo sulla necessità di puntare sul settore ferroviario e sul ruolo e le funzioni strategiche che si devono consolidare nello stabilimento pistoiese ed in Toscana». «Ricordiamo che su AndaldoBreda – aggiungono Caterina Bini e Gianfranco Venturi – abbiamo un quadro da chiarire perché ci vengono segnalati problemi organizzativi e gestionali che potrebbero dilatare i tempi degli adempimenti relativi alla commessa sull’Alta velocità, ritardi rispetto agli impegni previsti negli accordi sindacali e con gli enti locali sulla riassunzione del personale, ritardi che non risultano negli altri stabilimenti fuori Toscana. Per non parlare del fatto che, senza che ne siano chiare le ragioni, si vanno collocando fuori dalla Toscana varie attività relative alla progettazione e produzione legate al treno d’Alta velocità, per la cui realizzazione era stata più` volte individuata come centrale e preminente lo stabilimento di Pistoia».

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