“Mugnai dovrebbe dimettersi, non può continuare a rimanere al suo posto di vicepresidente di una commissione importante come quella che si occupa di sociale e sanità, chi utilizza il ruolo istituzionale che ricopre solo a fini propagandistici e di partito. Sappiamo bene che la battaglia sulle Società della salute lo ha completamente accecato, impedendogli di ragionare. Per il ruolo che ricopre dovrebbe sapere che la proposta di legge di riforma del sistema sanitario e per il superamento delle Sds non aleggia per i corridoi del Consiglio regionale ma è incardinata in IV Commissione, dove è stata anche presentata. Evidentemente il vicepresidente Mugnai era distratto e non ha capito che le due proposte di legge (recanti il numero 312 e 313) non sono state firmate solo dal Pd ma da una parte consistente della maggioranza che sostiene il governo regionale. Abbiamo più volte detto che le due proposte di legge sono aperte al contributo di tutti, ma bisogna avere la volontà e la capacità di sapere entrare nel merito. Proprio oggi abbiamo deciso di iniziare le consultazioni già alla fine del mese di maggio, ma di tutto questo il vicepresidente Mugnai non si è accorto, impegnato com’era ad astenersi (e cioè di fatto a votare contro) sulla legge che riduce gli Estav da tre a uno, che oggi la commissione ha approvato con i soli voti della maggioranza. Già che c’è si dimetta anche dalla Commissione di inchiesta sul patrimonio immobiliare della Asl, che presiede evidentemente in modo improprio, poiché un presidente che si rispetti dovrebbe essere in grado di distinguere una proposta di legge incardinata in Consiglio (e già presentata in due commissioni) da quella che lui ritiene un’ipotesi ‘alleggiante nei corridoi’”.
Così Simone Naldoni, consigliere regionale Pd e membro della Commissione Sanità del consiglio regionale, replica al vicepresidente della Commissione Sanità, Stefano Mugnai (Forza Italia).