Terre di Scavo e Opere Pubbliche, Bambagioni (Pd): “Non più rifiuti?”


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Il consigliere regionale, attraverso un’interrogazione, chiede di conoscere la posizione della giunta toscana circa le nuove norme che semplificano la gestione delle terre e rocce di scavo

bambagioniFIRENZE 27.01.2016 – E’ di pochi giorni fa la notizia dell’approvazione, da parte del Consiglio dei ministri, delle nuove norme che semplifica la disciplina di gestione delle terre e rocce da scavo e Paolo Bambagioni, consigliere regionale del Pd, presenta un’interrogazione per sapere dalla giunta toscana come queste novità legislative possono avere un riflesso sulla situazione di “blocco” di alcune grandi opere in regione, tra le quali quella del passante ferroviario di Firenze per l’Alta velocità.
Bambagioni chiede di conoscere “quali possono gli effetti di beneficio del nuovo testo sulla disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo, così come integrato sia a seguito della consultazione pubblica promossa dal Ministero dell’Ambiente, che sulla base del parere espresso dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni, nei confronti delle principali opere infrastrutturali che interessano la Toscana” e “se, in seguito all’approvazione di tale atto, non ritenga opportuno attivarsi nei confronti di tutti i soggetti coinvolti nelle procedure autorizzative delle opere infrastrutturali che interessano il territorio regionale sospese a causa di incertezze normative sulla materia in oggetto, affinché possano essere ripresi quanto prima o velocizzati i lavori di completamento delle opere stesse”.
«Sono stati fatti dei passi avanti significativi sul tema della semplificazione, – spiega Bambagioni – anche se è ancora necessario arrivare quanto prima ad una regolamentazione circa i settori in oggetto, al fine di semplificare le relative attività e fare chiarezza sulle procedure da tenere, ovvero se considerare le terre e rocce di scavo sottoprodotti di processi industriali e dunque reimpiegabili in opere in terra, oppure se siano da classificare come rifiuti e quindi trattati di conseguenza. Sarebbe un chiarimento importante, che potrebbe sbloccare l’annosa vicenda, tra le altre, del passante ferroviario di Firenze per l’Alta velocità, dove le diverse interpretazioni della normativa ambientale in materia di classificazione delle terre di scavo, portarono a una contrapposizione tra ministero e Regione Toscana. Quindi – conclude Bambagioni – la mia non è solo un’interrogazione per porre il problema, ma anche un forte invito ad attivarsi per avere in tempi certi il nuovo regolamento, cosa che consentirebbe di riprendere i lavori per opere decisive per lo sviluppo della nostra regione».

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