Ticket redemption, approvata all’unanimità la legge Pd per vietarne l’uso ai minori


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Paris (Pd): “Altro tassello importante per mettere in campo tutte le tutele possibili per il benessere delle categorie più fragili, a partire dai minori”

Le “ticket redemption” sono degli apparecchi da gioco presenti principalmente nelle sale giochi, nei centri commerciali e nei parchi divertimento. Questi congegni rilasciano dei biglietti al termine di ogni partita, che possono essere scambiati con premi come braccialetti, portachiavi, cuffie e gadget di vario genere ma anche orologi da polso e iPad. Si tratta di apparecchi che rappresentano una forte tentazione per i minori: più tempo passano a giocare inserendo denaro, più punti accumulano per ottenere premi. Questo comporta il rischio che il meccanismo di gratificazione del gioco si stabilizzi nell’adolescente, potenzialmente sfociando in una dipendenza patologica. Per questo, una proposta di legge che vieta ai minori l’uso di questi apparecchi da gioco.

“La dipendenza dal gioco d’azzardo è una patologia sempre più in crescita – sottolinea Anna Paris prima firmataria della legge – rappresenta un problema sociale e deve essere attivato ogni strumento di contrasto; gli strumenti di contrasto sono purtroppo modesti ma è necessario utilizzarli tutti partendo dalla prevenzione sui minori. Con queste disposizioni oggi rafforziamo ulteriormente il nostro impegno per contrastare e ridurre il rischio della dipendenza da gioco d’azzardo a partire dalle fasce più esposte e più fragili. Il rischio dell’utilizzo di queste macchinette da gioco da parte dei giovanissimi è che il meccanismo gioco-vincita diventi normalità e quindi che il minore rischi di cadere in un meccanismo meccanico mentale che lo avvicina sempre più all’azzardo. I ragazzi infatti ancora non hanno sviluppato un’autonomia psichica e quindi il rischio che insorga una dipendenza patologica è ancora più reale e importante”.

Nel dettaglio la Proposta di Legge prevede una modifica della l.r. 57/2013 sul contrasto al gioco d’azzardo patologico, per disciplinare il divieto di utilizzo per i minori di apparecchi e congegni meccanici ed elettromeccanici, attivabili con moneta, con gettone ovvero con altri strumenti elettronici di pagamento, che distribuiscono tagliandi direttamente e immediatamente dopo la conclusione della partita (ticket redemption). Inoltre viene prevista una sanzione pecuniaria da un minimo di euro 25 ad un massimo di euro 500 per chi non osserva il divieto previsto dalla legge.

“La Regione Toscana e le ASL – spiega Paris – promuovono campagne di sensibilizzazione sui pericoli dell’azzardo, ma è altrettanto importante adottare gli strumenti a disposizione dell’istituzione regionale per implementare ogni forma di prevenzione primaria, come facciamo oggi con questa legge. Questo approccio come affermato dalla letteratura scientifica, si attua o in assenza di comportamenti di gioco d’azzardo o in presenza di gioco. Capisco appieno – conclude la consigliera del Partito Democratico – che il gioco fa parte integrante della vita umana e accompagna ogni fase della nostra esistenza. Per i giovani, giocare dovrebbe significare libertà, immaginazione, fantasia e socializzazione; non possiamo permettere che le “ticket redemption” scatenino in loro una dipendenza comportamentale”.

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