TPL, “Aspettiamo la sentenza ma intanto garantiamo il servizio e l’utenza”


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Gli interventi dei consiglieri Pd nel dibattito sulla comunicazione dell’assessore Ceccarelli

Si è svolto nel tardo pomeriggio di ieri e ha visto gli interventi di Nicola Ciolini, Marco Niccolai, Ilaria Bugetti e del capogruppo Leonardo Marras

 

«Esprimendo apprezzamento per i contenuti della comunicazione dell’assessore – ha detto il consigliere Pd Nicola Ciolini intervenendo in aula – voglio nel contempo evidenziare che non vi è dubbio che in questo quadro di incertezza vi è una preoccupazione nell’opinione pubblica, tra le aziende e i lavoratori circa la qualità e la continuità del servizio. E’ vero che il pronunciamento del Tar è previsto per il prossimo 4 dicembre, ma è anche vero che bisognerà conoscerne i contenuti e capire se sono immediatamente cogenti. Mentre non si conosce quando ci sarà la sentenza del Consiglio di Stato. In sostanza, sono preoccupato: cosa accadrà dal 1 gennaio 2020 se la sentenza non ci sarà? Si procederà all’atto d’obbligo di mese in mese? Io credo che la giunta regionale dovrebbe riflettere su questo scenario d’incertezza e pensare a un provvedimento che garantisca la certezza del servizio e gli investimenti con un atto che abbia la dura di almeno sei mesi».

«Vorrei ricordare ai colleghi dell’opposizione – ha aggiunto il consigliere Pd Marco Niccolai – i motivi per i quali venne fatta la scelta di una gara unica. Nel 2011, il governo Berlusconi operò tagli pesantissimi nei trasferimenti per il TPL, cosa che mise in discussione l’esistenza stessa del servizio. La Regione intervenne allora con un impegno finanziario straordinario e successivamente, insieme ai Comuni e alle Province, decise di indire la gara. Tutto ciò per garantire il futuro del servizio, dando garanzie ai lavoratori e consentendo nuovi investimenti per un Tpl omogeneo in tutta la Toscana. Questa impostazione, oltre a dare una prospettiva, ci ha consentito di poter intervenire direttamente come Regione anche su situazioni di emergenza, come nelle cosiddette aree marginali. Viste le difficoltà delle Province l’intervento diretto della Regione come sta già avvenendo oggi con questo contratto ponte si è rivelato già oggi determinante per far fronte alle problematiche dei singoli territori».

«Parliamo di un servizio strategico – ha detto la consigliera Ilaria Bugetti – e per questo credo che la cautela sia d’obbligo. Un servizio che riguarda tutti i cittadini e investe il futuro di tanti lavoratori, di aziende storiche per il nostro territorio, aziende che hanno investito tanto. Quando vi furono i tagli del governo Berlusconi, che il collega Niccolai ha ricordato, ero sindaco e decidemmo con gli altri sindaci, la Provincia e la Regione di produrre un atto di responsabilità che fece in modo che i cittadini quasi non si accorsero dei tagli, perché il servizio venne garantito. Oggi, per non smentire quella storia, l’idea di prendere più tempo possibile è di buon senso: per tutelare tutti, in primis le persone che utilizzano il servizio ma anche i dipendenti e le aziende che tanto hanno investito».

«Non vi è dubbio che in questa lunga vicenda – ha detto il capogruppo Leonardo Marras – la Regione ha avuto il merito di mantenere la barra dritta sulle esigenze di fondo: garantire un servizio regionale con maggiori kilometri, quindi più investimenti e integrazione tra le diverse forme di trasporto pubblico locale. Abbiamo dato una prospettiva a un settore che rischiava grosso e dobbiamo avere la coerenza di valutare le cose per come stanno e cioè abbiamo investito e oggi ci auguriamo che questi investimenti vengano completati. Certo, la sentenza del Consiglio di Stato, quando ci sarà, scriverà una pagina del tutto nuova di cui al momento non possiamo conoscere la portata e che potrà anche essere dirompente. Ma quanto abbiamo fatto finora, con la cautela che ha contraddistinto la nostra posizione anche qui in Consiglio, ha dimostrato serietà e senso di responsabilità amministrativa».

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