Scandicci, 11,57 – Dramane viene dal Mali, un paese dove infuria una guerra dimenticata, un conflitto che terrorizza intere popolazioni e che ha trasformato il Sahel in uno dei campi di battaglia più estesi del jihadismo internazionale.
Dramane è scappato due anni fa dal suo Paese, non ha più nessuno li, e non pensa di tornarci. Mai più. Troppa violenza, troppo dolore.
Per arrivare in Libia ha attraversato il Niger, una volta là è stato imprigionato otto mesi, subendo maltrattamenti di ogni tipo. Poi un giorno, insieme ad altri disperati come lui, viene spinto dentro un barcone, saranno stati in trecento. Tre giorni asfissianti, pigiati l’uno contro l’altro, senza bere, senza mangiare. Poi finalmente lo sbarco in Calabria. Dramane non ha avuto tempo di gioire, è stato portato in ospedale. Era disidratato, hanno dovuto alimentarlo con le flebo per giorni prima che ricominciasse a stare bene.
Da alcuni mesi Dramane vive a Scandicci insieme ad altri suoi connazionali. Abitano in un appartamento gestito dalla cooperativa Il cenacolo messo a disposizione dalla società privata Bed&Car, che nella sua politica aziendale concede un terzo delle strutture a fini sociali.
Si sono conosciuti qui, anche se sono tutti maliani, adesso cercano insieme una nuova vita. Hanno tutti in comune storie tragicamente simili e la voglia di vivere una vita, quella che nel loro Paese gli è stata negata.
Sono giovani e forti, hanno negli occhi un velo di tristezza, quando chiedi loro cosa si aspettano dall’Italia e da questa nuova vita tutti rispondono decisi: “Un’occasione.”.
Adesso stanno frequentando i corsi di italiano e aiutano a tenere in ordine il parco di piazza Paisello a Scandicci, si sono divisi in turni e la mattina e la sera provvedono ad andare a aprire e a chiudere. Seguono anche un corso di primo soccorso alla Croce Rossa e giocano a calcio in un campetto della parrocchia di San Martino a Lastra a Signa. Di solito giocano insieme ad altri ospiti delle strutture lì vicine, ma qualche volta ci scappa una partita Italia-Mali. Qualcuno va anche in palestra. A Fousseyni, che è vestito come un simpatico dandy, chiedo se ha trovato una fidanzata, lui sorride e si schermisce, poi timido risponde: “Per ora no”.
Vittorio Bugli