Allevatori, Rossetti:`La Regione ha ben presente le loro esigenze e per questo sta lavorando con interventi concreti. La Lega eviti di fare demagogia`


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“La tutela del nostro patrimonio zootecnico è una preoccupazione costante della Regione, non siamo fermi, ci sono continui incontri con le categorie interessate e non ci sono decisioni della Regione Toscana prese senza i giusti passaggi di partecipazione con gli allevatori. La Regione sta facendo il massimo considerando quelli che sono i margini di manovra, va sempre ricordato che la normativa è europea e nazionale e a questa dobbiamo attenerci. Nel 2010 abbiamo previsto per il sostegno al costo delle polizze 150.000 euro, per la prevenzione 500.000 euro e circa 175.000 euro per il pascolo gestito. Inoltre abbiamo aperto un tavolo di confronto con l’Associazione Regionale Allevatori (ARA) e insieme alla Provincia di Grosseto è stato garantito un sostegno ad alcune aziende colpite”. Così il presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale Loris Rossetti (Pd) risponde alle critiche sollevate dalla Lega Nord in merito alla tutela del patrimonio zootecnico regionale. “Nonostante i limiti ai nostri spazi di manovra – aggiunge Rossetti – la Regione investe centinaia di migliaia di euro a favore degli allevatori sia per la prevenzione che per il risarcimento. Tra l`altro gran parte delle risorse a disposizione non state ancora utilizzate. Mi dispiace che alcuni esponenti dell`opposizione facciano demagogia su questo argomento, la Regione è vicina agli allevatori e soprattutto non è ferma su queste tematiche, l`attività e gli interventi sono continui. La Lega fa demagogia, noi interveniamo concretamente`. “La Toscana – continua Rossetti – e la Sassonia sono le uniche regioni europee che hanno un regime di aiuto di Stato regolarmente notificato alla Commissione Europea. Grazie a questo tipo di aiuto in Toscana un allevatore ha un costo limitatissimo pari a soli 20-30 centesimi per ogni pecora assicurata, con un costo medio di circa 25 € può assicurare ben 100 pecore per un anno contro i rischi derivanti dalla predazione. Anche i costi di smaltimento – conclude Rossetti – sono a carico della Regione sulla base di quanto previsto dal Par (Piano Agricolo Regionale)”.

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