AnsaldoBreda, Bini: “La Regione va avanti sul distretto della mobilità. Sull’indotto e sul destino dello stabilimento pistoiese più chiarezza e trasparenza”


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La consigliera regionale e presidente della commissione attività produttive interviene nel dibattito sul futuro di AnsaldoBreda.

FIRENZE 10.02.2011 (c.b.) «La grande opportunità della commessa per l’Alta velocità ad AnsaldoBreda non è ancora una vittoria piena e finale dell’intero sistema produttivo pistoiese: si rischia di sminuire i vantaggi di un risultato portato a casa dall’ottimo gioco di squadra operato da azienda, management, lavoratori e istituzioni. Le recenti polemiche sul ruolo dell’indotto locale destano preoccupazione, anche perché si rischia di vanificare in partenza un progetto ambizioso quale è quello del distretto ferroviario toscano. Allo stesso tempo occorre fare chiarezza sul futuro dell’insediamento produttivo di Pistoia, per non disperdere un patrimonio di sinergie virtuose tra azienda e territorio». Lo dice Caterina Bini, consigliere regionale Pd e presidente della commissione attività produttive, intervenendo nel dibattito sul ruolo dell’indotto nei confronti di AnsaldoBreda. «E’ del tutto evidente – spiega Bini – che non è in discussione il principio del mercato e l’esigenza basilare di ogni azienda di valutare costi e competitività. Semmai ci piacerebbe discutere nel merito di tutto questo, anche perché le scelte di AnsaldoBreda sono state, storicamente, condivise e sostenute dal tessuto istituzionale e politico locale. Non vi è dubbio – prosegue Bini – che, come rilevato anche da altri, vi sia oggi un’esigenza di chiarezza e di trasparenza, proprio per sgombrare il campo da polemiche nominalistiche o disquisizioni accademiche sul mercato e l’impresa. Personalmente sono convinta che l’indotto presente a Pistoia e in Toscana abbia le carte in regola per competere con gli altri soggetti alla condivisione delle partite in gioco. E non è un caso – spiega ancora Bini – il fatto che nella discussione preliminare al Piano regionale di sviluppo della Regione, che arriverà a breve in approvazione, abbiamo inserito una scelta strategica che abbiamo chiamato “distretto della mobilità sostenibile”. Una scelta che prevede un forte ruolo delle aziende, a partire da AnsaldoBreda, che si basa su un accordo importante come quello tra Finmeccanica e Regione, che sarà possibile portare avanti anche perché abbiamo dei punti di eccellenza e un indotto di qualità. Noi continueremo a fare la nostra parte – conclude Bini – e ci aspettiamo che anche AnsaldoBreda, con più trasparenza, ci faccia conoscere se e come vuole collocarsi in questo orizzonte strategico, sia rispetto alla sua presenza a Pistoia che in rapporto alle questioni dell’indotto».

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