Carceri, Brogi:“Bene il progetto regionale per l’assistenza sanitaria. Ora accelerare sul Garante regionale dei detenuti e sul problema tossicodipendenti”


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“Bene il progetto presentato dalla Regione e dall’assessore Scaramuccia sull’assistenza sanitaria in carcere. Anche nell’ultima visita che abbiamo fatto, con il collega Ruggeri, al carcere di Livorno è stato sottolineato come sia sempre più evidente il problema sanitario all’interno delle strutture toscane, così come accade in tutta Italia. Adesso dobbiamo accelerare su questioni fondamentali come quella dei tossicodipendenti, che non dovrebbero stare in carcere ma avere più trasferimenti in comunità o nei centri di recupero con maggiori spazi e minori occasioni di degrado e violenze fisiche e psicologiche per gli altri e come la nomina del Garante regionale dei detenuti, sempre più necessario”. Così Enzo Brogi, consigliere regionale Pd e da sempre attento alla realtà carceraria toscana, commenta le linee d’intervento presentate dall’assessore Scaramuccia per l’assistenza sanitaria in carcere. “Purtroppo – continua Brogi – come più volte abbiamo testimoniato, la situazione dei carceri è tale che l’aumento dei detenuti è inversamente proporzionale al numero del personale di custodia. Questo porta con sé altre difficoltà come l’addio a frequenze scolastiche, laboratori artigianali, attività di reinserimento perché è più semplice e sicuro tenere tutti in cella giorno e notte; addio anche a qualche soldo guadagnato e ad un possibile mestiere da imparare, utile magari quando si esce per non farsi riacciuffare dal mercato dell’illegalità. I problemi, le contraddizioni e le effettive condizioni di un carcere – conclude Brogi – sono lo specchio del Paese, per questo crediamo che sia molto importante tenere i riflettori ben accesi sulla situazione delle carceri toscane e dare segnali concreti come quello dell’assistenza sanitaria”.

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