Operatori socio sanitari, siglato protocollo tra Regione e Ufficio scolastico regionale; Pieroni e Vadi: “Risposta concreta a esigenza di tanti istituti, servirà a creare offerta di lavoro qualificata”


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Firma Protocollo Regione Toscana - Ufficio scolastico regionaleSottoscritto questa mattina il Protocollo d’intesa tra Regione Toscana e Ufficio scolastico regionale per l’avvio sperimentale di attività formative finalizzate all’acquisizione della qualifica di OSS negli istituti professionali toscani con indirizzo di “tecnico dei servizi socio-sanitari”

 

“Un fatto più che positivo che va incontro alle esigenza manifestate da tanti istituti professionali toscani per tecnico dei servizi socio-sanitari dei nostri territori e un tentativo di rispondere concretamente alla necessità di ampliare le opportunità lavorative per le nuove generazioni. Non possiamo che esprimere soddisfazione per la firma del protocollo avvenuta questa mattina– tra Regione Toscana e Ufficio scolastico regionale – che, oltre a sancire il lavoro portato avanti finora, si pone l’obiettivo di sanare una situazione di stallo, offrendo un’opportunità concreta agli istituti che entro il 10 settembre chiederanno di partecipare all’attivazione del percorso. L’auspicio è che siano in tanti a rispondere positivamente a questa iniziativa che rappresenta una opportunità tangibile per i giovani”. Così Andrea Pieroni e Valentina Vadi, consiglieri regionali Pd, commentano la firma del Protocollo avvenuta questa mattina per la sperimentazione di corsi Oss all’interno Istituzioni scolastiche professionali per tecnico dei servizi socio sanitari.

“Il programma per qualifica di Oss potrà essere attivato dagli studenti che hanno scelto di affrontare negli ultimi tre anni di scuola un percorso curriculare volto ad acquisire le competenze in ambito socio-sanitario. – continuano Pieroni e Vadi – Mentre in passato al termine dei cinque anni di studio gli studenti dovevano frequentare presso le aziende sanitarie un corso aggiuntivo di 400 ore per poter sostenere l’esame abilitante alla professione, adesso potranno svolgere queste 400 ore nel corso degli ultimi tre anni di scuola superiore con progetti di alternanza scuola lavoro. Così riduciamo lo scollamento tra percorso scolastico e accesso al mondo del lavoro. È importante sottolineare che lo stage è favorito dalla normativa nazionale di alternanza scuola lavoro (legge 107) e costituisce un connubio significativo per avvicinare il mondo della formazione a quello dell’occupazione e contrastare l’abbandono scolastico, obiettivi su cui anche la Regione Toscana sta lavorando con impegno: la firma di questo protocollo ne è una prova evidente. A fronte di questo passaggio sarà fondamentale per gli istituti scolastici stipulare accordi preventivi con le aziende sanitarie locali”.

“Il dirigente scolastico e gli insegnanti dell’istituto d’Istruzione Superiore Santoni di Pisa hanno fatto da apripista in questa partita. Nei mesi scorsi si sono fatti promotori del problema, riguardante la qualifica di Oss e la possibilità di ottenerla già a partire dal quinquennio delle scuole superiori. Un’esigenza su cui avviamo in tempi rapidi a dare un riscontro effettivo, velocemente applicabile. Questo passaggio aprirà nuove prospettive qualificanti per l’istituto in questione, e auspico anche per altre realtà del territorio. Siamo di fronte a un progetto dinamico, volto a incrementare le possibilità di sviluppo e crescita per l’occupazione giovanile nel nostro territorio. Un passo in avanti fatto rapidamente e che speriamo possa consolidarsi presto”, aggiunge Pieroni.

“La possibilità di conseguire la qualifica di operatore socio sanitario presso gli istituti professionali a indirizzo socio sanitari ci era stata rivolta dai dirigenti di alcuni istituti aretini: ‘Severini di Cortona’, ‘Vasari Margaritone’ di Arezzo, ‘Buonarroti/Fossombrone’, di Arezzo, “Isis Varchi”  di Montevarchi e ‘Giovagnoli/Buitoni’, di Sansepolcro. Più volte ci è stato sottoposto il problema della mancanza di una qualifica professionale spendibile nel mercato del lavoro per i giovani che terminano queste scuole – continuaVadi –  Un bisogno legittimo a cui, grazie all’operato degli assessori  Saccardi e Grieco, stiamo rispondendo concretamente, dando la possibilità agli studenti di conseguire una qualifica che mette in rapporto diretto scuola e mondo del lavoro. Ci siamo impegnati fin da subito per dare repentinamente una risposta adeguata che oggi vediamo messa in pratica partendo dalla firma di questo protocollo”.

 

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