Scuola, Assemblea di Firenze, Lastri: “Protesta unitaria, forte e consapevole di una situazione insostenibile”


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«Non si è mai visto un anno scolastico cominciare con la mobilitazione, una protesta che ha visto la grande partecipazione di migliaia di operatori della scuola. Una partecipazione unitaria, il ministro Gelmini almeno un merito glielo riconosciamo: ha ricompattato i sindacati. Ma, aldilà delle battute, ho avvertito una forte determinazione e consapevolezza della gravità dei problemi, di una situazione insostenibile: l’esatto contrario di quello che afferma il direttore scolastico regionale Angotti». Lo dice Daniela Lastri, consigliera regionale del Pd ed ex assessore all’istruzione del comune di Firenze, che questa mattina ha partecipato al Saschall all’assemblea provinciale di protesta contro i tagli alla scuola promossa da Flc- Cgil, Cisl Scuola e Gilda-Unams. «Oggi l’anno scolastico è cominciato con ritardi incredibili, – spiega Lastri – con i posti dei docenti assegnati all’ultimo momento o ancora da assegnare, con la conseguente incertezza di alunni e famiglie, che devono anche sopportare una situazione di classi sovraffollate, anche oltre i 30 alunni, come non accadeva da più di vent’anni. E ciò – continua la consigliera – si ripercuote negativamente soprattutto sui più deboli: gli alunni con problemi di apprendimento, gli stranieri, i bambini disabili, oltre ai detenuti che non potranno più usufruire delle ore di scuola primaria e media nelle carceri. Proprio nel momento in cui la scuola avrebbe bisogno di più sostegno, di più risorse e politiche per farne crescere la qualità. I comuni e la Regione – prosegue Lastri – hanno prodotto sforzi importanti per sopperire ai tagli e alle carenze organizzative del ministero. Per quanto ci riguarda, dobbiamo continuare su questa strada, insistendo sull’applicazione della riforma costituzionale del titolo V che attribuisce competenze alle Regioni, svolgendo un ruolo forte su uno dei settori decisivi per il futuro della società. Sbaglia di grosso – commenta Lastri – chi pensa che la protesta non sia compresa dalle famiglie. Al contrario, esse toccano con mano e vedono con i loro occhi la situazione degli istituti e le condizioni di studio dei loro ragazzi. Credo che i genitori dovranno essere ancora di più coinvolti, nella consapevolezza che questa battaglia è per una scuola migliore. Nelle prossime settimane – conclude la consigliera – dovremmo, come partito, eletti e parlamentari sviluppare una forte iniziativa, che sfoci anche in una proposta di legge d’iniziativa popolare, con contenuti alternativi a quelli della Gelmini».

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