Vaccini, Paris: «GSK dovrà essere protagonista nella lotta al Covid»


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La consigliera regionale Pd, Anna Paris, a seguito della risposta all’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, interviene sul futuro del polo senese: «Due fatti rilevanti per lo stabilimento. Ora perseguire l’obiettivo di fare del polo senese di GSK, che occupa oltre 2.500 tra dipendenti e collaboratori, uno dei punti strategici per la lotta al Covid-19»

«Bene la notizia delle scorse ore che GSK produrrà a Rosia anche il vaccino contro il cosiddetto Fuoco di Sant’Antonio “Herpes Zoster”: questo dimostra che il polo senese si conferma un punto di riferimento nel panorama dei vaccini a livello globale e rafforza la convinzione che lo stesso debba diventare, nei prossimi mesi, uno dei siti produttivi del nostro Paese protagonisti nella lotta al Covid-19. Ad aprile ho presentato un’interrogazione alla Giunta regionale nella quale chiedevo di sapere in merito al suo impegno per “favorire un proficuo confronto tra la multinazionale GSK e il Governo affinché si arrivi ad inserire il sito produttivo di Rosia e il know how delle sedi toscane di GSK tra i poli produttivi nazionali per il vaccino anti Sars-Cov2”. E’ un impegno che, a mio avviso, le istituzioni regionali hanno l’obbligo di continuare a perseguire, passando per una necessaria e positiva interlocuzione con la multinazionale farmaceutica belga. A seguito della mia interrogazione due sono i fatti rilevanti che mi sono stati comunicati dalla Giunta. Il primo è che GSK ha presentato una domanda al Comitato attrazione investimenti esteri (CAIE) per un investimento da 60-80 milioni di euro per una nuova linea di infialamento di vaccini, che potrebbe essere utilizzata anche per il Covid-19, disponendo però del preparato a monte. Il progetto è stato preso in carico dal Comitato Nazionale lo scorso 20/01/2021 e hanno fatto seguito diversi incontri tecnici tra Invitalia e la presidenza della Regione Toscana sui possibili incentivi per ricerca, investimenti produttivi e formazione. Il secondo è l’incontro tenutosi il 31 marzo tra il presidente Giani e nove imprese farmaceutiche e dei dispositivi medici con sede in Toscana – tra cui la stessa GSK – al fine di discutere delle possibili progettualità di ricerca e di produzione di farmaci, anticorpi monoclonali, vaccini, kit diagnostici e dispositivi medici». E’ quanto dichiara Anna Paris, consigliera regionale Pd, a seguito della risposta ricevuta dalla Giunta regionale in merito all’interrogazione sull’opportunità di produrre vaccini presso lo stabilimento di GSK situati a Rosia (Siena).

«Come noto lo stabilimento di GSK situato a Rosia, un centro di eccellenza per la produzione dei vaccini batterici, è l’unico in Italia per quella di vaccini contro tutti i principali ceppi del meningococco (A, B, C, W, Y). Al momento, tuttavia, la produzione dei vaccini contro il meningococco B nel sito di Rosia è in sofferenza a seguito della drastica riduzione mondiale della domanda – continua Paris –  Alla luce di questi elementi credo che, dato il perdurare della pandemia e la necessità dello stato italiano di dotarsi di strumenti di produzione nazionali per la lotta al virus, sia opportuno continuare, anche nelle prossime settimane, a perseguire l’obiettivo di fare degli stabilimenti senesi di GSK, che occupano oltre 2.500 tra dipendenti e collaboratori, uno dei punti strategici per la lotta al Covid-19. Da parte mia, continua l’impegno in tal senso, in accordo con le rappresentanze dei lavoratori e le istituzioni locali».

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